FEDERICA FRINGUELLINI Gli studi alla Digital Bros Game Academy – E ora il posto in una start-up di Bergamo”Quando ero piccola mi sono innamorata di un videogioco in cui in sostanza bisognava compiere delle buone azioni, che mi emoziona tanto ancora adesso solo a pensarci. Mi ero detta che da grande ne avrei creata un’altra versione, quindi sapevo già cosa avrei voluto fare nella vita, soltanto che me ne sono resa conto molto dopo». È con semplicità che Federica Fringuellini, 23 anni, mantovana, parla di una passione diventata oggi un lavoro, dopo un percorso non certo in discesa tra diversi cambi di strada senza riuscire a trovare la direzione giusta, almeno fino ad un certo punto, fino a quando ha capito che realizzare videogiochi era un sogno che doveva diventare realtà, troppo grande per restare chiuso in un cassetto. Questo fine settimana, insieme ad altri ragazzi di una nuova start-up di cui fa parte, è alla Milan Games Week per presentare in anteprima ai giocatori il primo prodotto. «Effettivamente ho avuto un percorso di studi un po’ strano – racconta – però mi è servito per arrivare fino a qui. Alle superiori avevo scelto il Bonomi Mazzolari con indirizzo moda, e durante la scuola ho scoperto che la moda non faceva per me. In particolare l’ho capito quando ci hanno fatto fare alcuni stage formativi, occasione in cui ho potuto toccare con mano l’ambiente lavorativo. Non mi piaceva quel mondo». La decisione di cambiare è arrivata dopo la partecipazione ad un Job&Orienta a Milano, evento fatto apposta per far conoscere ai ragazzi vari indirizzi, istituti e università. «Dopo il diploma mi sono così iscritta all’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia, all’indirizzo di nuove tecnologie dell’arte, che mi ha dato una prima base generale di conoscenze sull’animazione, la modellazione 3D, i videogiochi, quelli che più mi hanno colpito». A fine corso Fringuellini ha scelto di fare una tesi-studio preliminare per il videogioco “Alice nel Paese dei Dsa” che intende parlare del tema dei disturbi specifici di apprendimento dal punto di vista emotivo. Racconta il modo in cui Alice, una bambina dislessica, affronta diverse avventure. Durante il suo viaggio Alice raccoglierà oggetti e otterrà aiuti che le permetteranno di affrontare tutte le sue difficoltà, riscoprendo la fiducia in sé stessa. «Dopo la laurea – prosegue – ho deciso di intraprendere a tutti gli effetti la strada dei videogiochi e mi sono iscritta alla Digital Bros Game Academy di Milano, una scuola che è nata per formare professionisti dei videogiochi anche in Italia, precisamente al corso per Artist e Animator 2D /3D di cui mi sono innamorata. ”
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