Per la giornata di ieri i Seminari della DBGA hanno avuto come ospite Luca Roncella programmatore e Game Designer del Museo della Scienza e della Tecnologia.Nella prima parte del seminario Luca ha fatto una panoramica sulla situazione dei videogiochi utilizzati nei musei (internazionali e non) e di alcune iniziative legate che sono legate al canale videoludico per avvicinare anche chi normalmente non utilizzerebbe questo tipo di intrattenimento.
Nella seconda parte sono state spiegate le differenze tra serious games, e-learning, edugames e gamification, con vari esempi. L’ultima parte del seminario ha visto trattato un argomento molto interessante ovvero le neuroscienze. È stato illustrato come vengono riprodotti empaticamente dal nostro cervello gli stimoli esterni che “vediamo”. Quando compiamo concretamente delle azioni cambiamo, in un certo senso, la struttura fisica del nostro cervello, e questo può portare all’ insorgenza della dipendenza da gioco.
Tramite videogiochi riusciamo a utilizzare il massimo della potenza cognitiva e questa affermazione ha dato il via a un breve approfondimento sull’apprendimento “aumentato” (tablet, smartphone e digitale in genere) e il concetto di “terzo spazio”, dopo il primo che è la casa, il secondo è la scuola, nel quale le nuove generazioni realizzano una parte significativa delle loro esperienze.
Il seminario si è concluso con una disamina del mercato dei serious games, in due anni è più che raddoppiato dal 2005 al 2007. Con un tasso di crescita del 17%. I serious games sono in prevalenza prodotti destinati alle aziende e difficilmente hanno una serialità, sono quindi progetti commissionati. In questo campo l’industria europea risulta decentralizzata e frammentaria e denota una situazione ancora non ben consolidata.
Luca Roncella illustra i serious games
Ago 02
