Non solo Game Artist: come il 3D real time sta cambiando il mondo del lavoro

Mag 18

La richiesta di contenuti 3D, in particolare real time, sta portando a una crescita della richiesta di 3D artist

Quello della modellazione digitale è un campo in grande espansione. In maniera particolare il 3D real time che sta conoscendo una crescita vertiginosa, al punto che l’offerta di figure professionali non riesce a tenere il passo della domanda. Se infatti negli ultimi due anni la richiesta di skill di grafica 3D sono cresciute – rispetto al mercato in generale – del 42%, sul 3D real time l’incremento è stato addirittura del 600%.

Questo è quanto emerge da uno studio effettuato dalla Burning Glass Technologies, società che si occupa di monitorare il mercato del lavoro. Secondo lo studio, si rileva anche una sostanziale differenza a livello salariale. Se le skill di grafica 3D vengono premiate con stipendi del 34% superiori a quelli medi, il 3D real time vede una maggiorazione del 57%.

Senza contare, fatto non secondario, che ben un quarto delle ricerche aperte riguardano posizioni entry level.

Questo vero e proprio boom è legato all’aumento della richiesta di contenuti 3D in tempo reale – che consentono di visualizzare in maniera istantanea gli effetti di una interazione tra un’utente e un’applicazione – da parte di nuovi settori come architettura e costruzioni, moda, assistenza sanitaria, automotive e numerosi altri.

Il settore principale di riferimento rimane comunque quello dei videogame, dove il Game Artist 3D è la figura responsabile di tutti gli aspetti grafici: in particolare dei modelli 3D, degli effetti visivi (VFX) e del sistema di illuminazione necessari per lo sviluppo di un videogioco.

Il Game Artist 3D unisce la passione per la tecnologia a quella per l’arte in tutte le sue declinazioni, ed è caratterizzato da una grande attenzione per i dettagli e un forte senso estetico.

Il suo lavoro consiste infatti nel coniugare abilità artistiche e competenze tecniche, acquisite nell’utilizzo dei software di grafica, al fine di realizzare modelli e oggetti tridimensionali.

Durante lo sviluppo di un videogioco il Game Artist 3D collabora ovviamente con tutti gli altri reparti. In particolare, il suo lavoro prende avvio dalle idee dei Game Designer e dai concept dei Concept Artist, e si sviluppa a stretto contatto con i Game Programmer per decidere come utilizzare la tecnologia in modo efficiente nella pipeline di sviluppo.

Lo stato attuale della tecnologia e i software di sviluppo disponibili, come Unreal Engine e Unity, stanno però trasformando il 3D real time in un campo in rapida espansione al quale guardano con interesse anche settori industriali non strettamente legati alla tecnologia o ai videogiochi.

Il mondo del cinema è stato probabilmente il primo a sfruttare questa tecnologia.

Tutto ha avuto inizio con il famoso Avatar di James Cameron, film nel quale è stata utilizzata per la prima volta la tecnologia Simulcam, che permetteva al regista di sovrapporre un ambiente virtuale alle riprese dal vivo in modo da vedere direttamente l’effetto finale di questa unione.

Negli ultimi dieci anni la tecnologia, in questo settore, ha fatto passi da gigante, fino ad arrivare ai risultati strabilianti di film come il recente The Lion King o The Mandalorian, serie TV prodotta dalla Lucasfilm che ruota attorno all’universo di Star Wars.

Via via che il il mondo della grafica 3D si evolve, sempre più aziende iniziano a pensare alla possibilità non solo di sviluppare le proprie idee e prodotti in questo modo, ma anche di implementare nuove modalità, immersive e interattive, per presentarle ai potenziali clienti.

A questo contribuiscono molti fattori, come ad esempio il fatto che la libreria grafica WebGL – fino a qualche tempo fa non supportata da molti browser – è ora invece entrata di diritto nelle librerie implementate dai client web, sia desktop che mobile, permettendo di sviluppare ambienti 3D real time con facilità.

Anche il forte incremento di concetti e tecnologie legate alla realtà virtuale (VR), aumentata (AR) o mista (XR) – la possibilità cioè di ricreare esperienze virtuali immersive indistinguibili dalla realtà – sta di fatto rendendo le skill di grafica 3D real time, solitamente richieste dal settore dei videogiochi, parte integrante di molte professioni nel mondo del lavoro.

Si tratta del fenomeno dei cosiddetti hybrid jobs, professioni nelle quali sono richieste competenze spesso provenienti da campi differenti, come ad esempio nozioni di marketing e analisi statistica, o design e programmazione.

A conferma di ciò potrebbe bastare una ricerca sui siti di job search, dove è facile rendersi conto dell’oggettiva difficoltà di profilare in modo preciso queste professionalità emergenti.

Lo studio della Burning Glass offre un’interessante panoramica sulle professioni legate allo sviluppo di contenuti 3D, riconducendole a cinque macro settori con le rispettive verticalizzazioni:

  • Architettura e Costruzioni
  • Design e Media
  • Engineering
  • Information Technology
  • Manufacturing/Production

La possibilità di visualizzare in tempo reale gli effetti di una scelta consente di creare applicazioni coinvolgenti, oltre a rendere naturali processi decisionali come, ad esempio, una valutazione su un dettaglio di progetto (design review) o la scelta del colore di un abito che si vorrebbe acquistare (configurazione di prodotto).

Non è un caso se è proprio il mondo della moda quello che sta conoscendo una più veloce e profonda trasformazione.

Tutti i maggiori brand, infatti, si stanno affrettando a mettere a punto tecnologie che permettano loro di continuare a operare anche in un momento come questo, in cui l’emergenza sanitaria globale costringe a rivedere meccaniche consolidate come quella di realizzare modelli fisici, spostare i prodotti da una parte all’altra del mondo, mostrarli su una passerella e venderli nei negozi.

Il design 3D permette di creare modelli tridimensionali e fotorealistici dei vari capi che possono poi essere usati in molteplici situazioni, dalla realizzazione di materiali promozionali e showroom virtuali alla creazione di pagine di ecommerce, magari avvalendosi anche della realtà aumentata.

Una supply chain a forte vocazione digitale permette inoltre di diminuire gli sprechi e di velocizzare la capacità di produzione, dando così alle aziende la possibilità di avere uno sviluppo maggiormente sostenibile e di tagliare allo stesso tempo i costi.

A conferma di ciò, la notizia che a partire dal 2022 Tommy Hilfiger si convertirà al 100% al design digitale.

Anche il settore dell’automotive si sta rapidamente convertendo al 3D per motivi similari. Non a caso dal 2018 Unity Technologies, la società che sta dietro al famoso motore grafico multipiattaforma, ha creato una divisione espressamente dedicata al settore. Questo per offrire un ulteriore supporto alle case automobilistiche nel rendere più veloce ed efficiente non solo la progettazione dei veicoli, ma anche il modo per costruirli e venderli.

Il mercato delle professioni legate al 3D dunque, in particolare real time, è in piena espansione e può garantire floride prospettive per coloro che decideranno di puntare su questo settore acquisendo le competenze necessarie.